CURA DELLA TERRA, CURA DELLE PERSONE, EQUA CONDIVISIONE
I tre principi etici della permacultura:
La prima linea guida della Permacultura è quella di assumersi la propria responsabilità, dove responsabilità significa “abilità a rispondere”.
Da questa linea guida nasce la necessità di individuare una visione, un obiettivo, che comprenda un’etica condivisa e universale e che guidi l’applicazione della permacultura.
L’etica agisce quindi come un confine e i principi etici della permacultura ci aiutano in questo processo di richiamo; sono universalmente validi e intrinsecamente connessi.
Cura delle persone
Prendetevi cura di voi stessi, individuate i vostri bisogni fondamentali e assicuratevi che siano soddisfatti, senza privarne gli altri. Questo è il primo passo da compiere, in modo che possiate in seguito contribuire al benessere della vostra famiglia, del vostro entourage e della vostra comunità.
Riconoscere che una maggiore saggezza si trova all’interno di un gruppo di persone, ci permette di lavorare con gli altri per ottenere i migliori risultati per tutti.
Trovando il giusto equilibrio nella nostra vita, diamo esempi positivi agli altri in modo che possano trovare il proprio equilibrio.
Quando i bisogni delle persone vengono soddisfatti con compassione e semplicità, l’ambiente che le circonda può prosperare.
Cura della natura
Gli esseri umani hanno un grande impatto sul pianeta; ne sono responsabili individualmente e collettivamente.
La consapevolezza che ogni specie ha un valore intrinseco e deve essere rispettata per le funzioni che svolge, anche quando non riusciamo a vedere quanto sia utile alle nostre esigenze, ci permette di accettare di ridurre il nostro consumo di “cose” e, di conseguenza, il nostro impatto sull’ambiente. Questo è il modo migliore per prendersi cura di tutti gli esseri viventi.
La Terra è un’entità che vive e respira. Richiede una cura e un’attenzione costanti se vogliamo evitare gravi conseguenze.
Condividere equamente attraverso l’autolimitazione
Vivere entro certi limiti significa limitare i nostri consumi ed essere consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni e delle nostre scelte. Significa prendere ciò di cui abbiamo bisogno e condividere il resto, pur riconoscendo che ci sono limiti a ciò che possiamo dare o prendere.
Cosa voglio sostenere con il mio surplus (di tempo, energia, denaro)? Quando ho “abbastanza”? Quale l’impatto sul pianeta?
I tempi di abbondanza dovrebbero incoraggiarci a condividere con gli altri.